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STUDIO IPER URANIUM

Via dei Banchi Nuovi, 58 - ROMA

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MAS

COMUNICATO STAMPA
MAS
Percorsi Diversi – Spiriti Affini


Inaugurazione: giovedì 25 ottobre 2012 - ore 18.30
Durata: dal 28 ottobre 2012 al 9 novembre 2012
Presso: STUDIO IPER URANIUM – Via dei Banchi Nuovi, 58
Orari: 10.30/13.00 – 16.00/20.00
Info:  ufficiostampa@micaelagiuseppone.net

Dall’esperienza artistica dello scorso anno di “Song, Sound & Soul” dove la pittura si è unita alla musica producendo un connubio di emozioni indissolubili, una nuova creazione sta prendendo forma: MAS, in spagnolo significa di più, ed è l’acronimo di tre iniziali per una ricetta di fatta di Musica, Arte e Scrittura. Quale?

Prendete una M, riempitela di colori, di omini, di onde interminabili, circondatela di gioia pura e lasciatela libera di volare in un cielo di note e di lune argentate: questa è l’arte e la bellezza di MICAELA GIUSEPPONE, una delle realtà più interessanti del panorama artistico romano e nazionale, capace di varcare i nostri confini ed essere ospite illustre del Carrousel du Louvre, a Parigi.

Aggiungete poi una A, rendetela libera da schemi, arricchitela con una vibrazione pura, ricca di sfumature e colori che ci arrivano da un altro piano di esistenza, una vibrazione così forte da regalarci un nuovo benessere fisico e spirituale, e apparirà ANNAMARIA PAPALINI, un cammino artistico iniziato nel 1989 con il “PERCORSO DELL’IMMAGINABILE” e approdato con amore, dopo decine di mostre, al progetto “IPER URANIUM”, nello splendido studio di Via dei Banchi Nuovi.

Per concludere una S, quella di SERGIO PUCCIARELLI; dai tasti di un pianoforte a quelli di una tastiera del computer, un passo breve ma incredibilmente lungo per l’anima, così forte da far nascere un romanzo nuovo, dai ritmi serrati, crudo ed avvolgente in egual misura. Lui si chiama "IL NERO E LA ROSSA", ed è la storia romantica e politicamente scorretta tra due estremisti di opposte fazioni nei poco analizzati anni di piombo.

Questo è MAS, questo è ciò che accadrà in un pomeriggio di ottobre, quando tre energie diventeranno un’unica sospirata canzone... la nostra.

***
Il nero e la rossa - L'amore oltre l'ideologia

“…Difficile per la generazione di quegli anni, non leggere quest'opera prima di Pucciarelli senza ricordare, condividere, provare un pizzico di nostalgia per quella voglia di fare e di cambiare che, se ora è un po' sopita, allora ti prendeva anima e corpo consentendoti di lanciare sfide al mondo…E forse l'autore riesce ad incuriosire e "svegliare" i giovani d'oggi, senza ideologie politiche, che pensano di avere tutto eppure sono insoddisfatti.  Malgrado la nota dell'ultima pagina chiarisca che oltre ai fatti di cronaca realmente accaduti, luoghi e persone sono di fantasia, Sergio Pucciarelli, classe 1963, promotore finanziario, riesce a far commuovere quando scrive quel che resta di quell'amore ucciso da un colpo di pistola, in quel tiepido giorno di febbraio, quando gli occhi verdi di Simonetta si chiusero per sempre. E che dolcezza, nell'io narrante, quando ammette l'immensa  mancanza di quella giovane donna che amava ripetere: "per un un'onda che muore, ce n'è già un altra in lontananza pronta a partire". Quanto amore per Beatrice e Carlotta, le due figlie di Luca, che hanno Simonetta per secondo nome… e che legame profondo nell'anima quando il "Nero" ricorda "la Rossa" che diceva: "L'amore non va mai perso".

Sarina Biraghi (IL TEMPO)

"…V'è nella pittura della Papalini la costante ricerca di un equilibrio tra principi, tra razionale ed irrazionale, tra realtà e sogni, creatività e ricettività, tra visione onirica e concretizzazione… Il quadro bianco è uno spazio in cui coinvolgersi interamente, tutto può avvenire in quello spazio e l'artista deve rischiare tutto. Ma  quello che l'artista sta compiendo è un sottile lavoro di equilibrio tra un processo spontaneo, e cui si mantiene aperto, ed un processo attivo del suo pensiero…  La pittrice Papalini individua un uomo capace di trovare una propria legge interna che non lascia spazio alla guerra, alla violenza, alla mortificazione di se stessi e degli altri".

Sandra Pier Paoli

NEL RITMO DELL'ANIMA


Sobri equilibri nell’etere immaginario di Micaela Giuseppone si frappongono a scenari urbani senza tempo, sospesi nel ritmo dell’anima. Un’atmosfera di solidarietà tinge dei colori più armoniosi lo spazio ancestrale dell’esistenza, generando una musica delle forme fluttuanti nell’infinità del blu. Sono frammenti d’interiorità che nel gesto danzano e nel colore sospirano affinché si possa udire l’unione del mondo. La linea si muove in un incessante gioco di volute, seducente nella sua sinuosità e nella morbidezza del segno. L’essere umano è indagato nella sua universalità mediante un linguaggio espressivo capace di cogliere le sfumature più sottili della comunicazione tra l’uomo e il suo contesto sociale. L’arte di Micaela Giuseppone ci richiama al senso di condivisione che l’epoca contemporanea sta perdendo”.
Sabrina Falzone

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